lunedì 22 ottobre 2012

Il castello

Il castello
Linda Medley
Comma 22
cartonato, 15x21, 472 pp. B/N
€ 19.00


Prima di decidere l'acquisto di questo volume ho provato a consultare la rete alla ricerca di informazioni e recensioni. Siamo sempre giovani ed ingenui ed impariamo sempre delle lezioni sulle nostre spalle. La lezione di stavolta è: le recensioni positive non bastano. Se nessuno solleva dubbi o critiche di sorta, allora c'è qualcosa che puzza. Ora, con questa mia recensione, spero di colmare la lacuna, così il prossimo curioso che cercherà in rete informazioni su questa storia troverà anche qualche critica e potrà scegliere con più ponderatezza.

Si dice in giro che la veste grafica è deliziosa. Bah. Sì, è senz'altro ben confezionato, ma mi pare che sia un argomento piuttosto secondario quando si parla di un'opera di narrazione. Invece di solito è presentato per primo (quando si parla di questo volume).
Si dice in giro che i disegni della Medley siano deliziosi. Bah. Non sono certamente brutti, ma nemmeno particolarmente accattivanti. Una "linea chiara" pulita e gradevole, ma con poca personalità.
Si dice in giro che la trama parli in modo originale di fiabe note. Bah. Le fiabe note sono solo nei primi capitoli, vengono rilette con occhio particolare e questa sembrerebbe essere l'impostazione dell'opera ma spariscono ben presto lasciando il posto all'universo personale dell'autrice che, al confronto, risulta molto meno interessante.

Allora diciamo le cose come stanno: questo volume è fiacco!
Carino, per carità, ma fiacco. Storie che non si capisce dove vogliano andare a parare, con un sacco di personaggi caratteristici che però vengono sbattuti là senza un perché, senza un vero ruolo... come se l'autrice avesse in mente un intero universo di storie che però non ci racconta perché non trova il bandolo della matassa della narrazione e allora ce ne propina scampoli disordinati.

E cosa si scopre (a posteriori, maledetta la mia pigrizia!) guardando nella wikipedia inglese e su Amazon?
Che questo volumone è una cavolo di autoproduzione!
E' loffia perché non c'è un vero progetto dell'opera a monte, ma solo un'autrice che ha esposto se stessa sulla pubblica piazza ed ha trovato un discreto gruppetto di fan; gruppetto però non abbastanza consistente da permetterle di fare il salto di qualità, anzi, nemmeno di continuare l'autoproduzione, perché ad un certo punto ha dovuto mollare. Solo dopo alcuni anni ha trovato una casa editrice che ha ripreso il progetto in mano, ha pubblicato il PRIMO volume cartonato (questo) con la parte già pubblicata ed ha prodotto nuovi episodi.
Quindi, ancora una volta, una casa editrice ci propina un "work in progress" senza farne menzione. Questo primo tomo (del 2006 in versione originale) è stato seguito da un secondo tomo del 2010 (anch'esso di circa 400 pagine) ed anche da un singolo episodio del 2012 che potrebbe preludere ad una "terza stagione". Comma 22 ha intenzione di pubblicare il secondo tomo? Boh.

Io mi sono letto il volume, interessato all'inizio, un po' meno nel seguito, decisamente annoiato alla fine (la trama delle suore barbute l'ho trovata assolutamente non intrigante) e mi chiedevo "ma dove andrà a finire?".
La risposta è: "da nessuna parte!"
Godetevi il tono del racconto, i personaggi minimalisti, le storie un po' intimiste ed un po' gigione e se questo può bastarvi, sarete felici. Io francamente rimpiango i miei 19€.

1 commento:

  1. Anche qui mi sento di condividere. Ho comprato - con ricco sconto! - il volume perchè mi pareva carino e interessante, una di quelle autoproduzioni americane che sembrano poco e invece sono tanto. Ma il risultato è stata una parziale delusione. Molto parziale, perchè in fondo il volume è carino, e non mi pento (troppo) di averlo preso: segno simpatico, storie simpatiche (qui e la traspare, e di molto, il fatto che siano state scritte da una donna). Sopratutto pensalizzato dal fatto che mette tanta carne al fuoco e poi....non porta a conclusione quasi nulla. Durante la lettura, quando hanno iniziato ad apparire le suore barbute (che ho trovato abbastanza ripugnanti) ho iniziato ad avere qualche sospetto. E ad ogni capitolo ancora suore barbute...e io che dicevo "beh, ma ora la finirà con queste suore, no? Darà un finale alla storia, no?" Ma arrivato alla fine...niente finale.
    Ho scoperto solo dopo, informandomi, che il progetto dell'autrice era di raccontare pezzo per pezzo TUTTE le storie di TUTTI gli abitanti del castello...ma il suo progetto è stato accantonato (credo per scarse vendite?)...e quindi quello che abbiamo in mano è solo la prima parte di un progetto che con buona probabilità non verrà mai finito. Mettici questo, mettici il fatto che le storielline sono esilucce e piene di risolini...e credo che anche se uscisse un seguito, non lo comprerò.

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